Negli ultimi anni, si è affermato sempre più chiaramente che i treni rappresentano una delle opzioni di trasporto più sostenibili e a basso impatto ambientale rispetto all’automobile e all’aereo.
Questo è particolarmente significativo considerando che in Europa circa un quarto delle emissioni di gas serra derivano dai trasporti, con il traffico su strada responsabile per oltre il 70% di tali emissioni. Al contrario, le emissioni dei treni costituiscono solo lo 0,4% del totale.
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Treni diesel vs. treni a idrogeno ed elettrici
Tuttavia, non tutti i treni sono uguali. L’impatto ambientale di un treno a diesel è notevolmente diverso da quello di un treno a idrogeno o elettrico.
Attualmente, in Italia, circa il 28% della rete ferroviaria è servito ancora da treni a locomotiva diesel, che sono inquinanti, inefficienti e rumorosi.
Recentemente, il treno Flirt H2 prodotto da Stadler, alimentato a idrogeno, ha dimostrato notevoli progressi nell’efficienza e nella sostenibilità.
In una prova presso un circuito di test in Colorado, il treno Flirt H2 è riuscito a percorrere 2.800 chilometri con un solo pieno di idrogeno. Questo risultato impressionante è stato certificato dai rappresentanti del Guinness dei Primati.
Prospettive per l’Italia: utilizzo dei treni Flirt H2 in Calabria
In Italia, le ferrovie regionali della Calabria hanno ordinato 3 modelli del treno Flirt H2, che presto saranno impiegati sulle linee ferroviarie calabresi. Questi treni, simili al modello a batteria Flirt Akku, offrono un’alternativa sostenibile all’elettrificazione completa delle reti ferroviarie, soprattutto dove l’elettrificazione risulta difficile o costosa.
L’idrogeno rappresenta una fonte energetica promettente, ma il suo livello di sostenibilità dipende dalla modalità di produzione. Nonostante i progressi tecnologici, i costi di produzione dell’idrogeno e la sua efficienza rispetto alle opzioni elettriche possono ancora essere sfide da affrontare.
In conclusione, l’introduzione dei treni a idrogeno come il Flirt H2 rappresenta un passo significativo verso la decarbonizzazione delle reti ferroviarie. Tuttavia, dove possibile, è sempre consigliabile preferire modelli elettrici più convenzionali, considerando i costi e l’efficienza complessiva.
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