Continua il divario territoriale tra Nord e Sud secondo il Report sull’Ambiente Urbano 2021 redatto da Istat. Bene per il trasporto pubblico, ma c’è da ancora da lavorare sulla raccolta differenziata.
Con il suo Report annuale, Istat ha fotografato la Salute dell’Ambiente Urbano dell’anno in corso. Ciò che emerge dai dati è l’evidente discrepanza tra i diversi comuni italiani, con un particolare divario tra la realtà meridionale e quella settentrionale.
Approfondendo il Report stilato da Istat, emerge come nel corso del 2021 sia tornata a crescere la domanda e l’offerta del trasporto pubblico locale nei comuni capoluogo, che riscontrano un incremento del +3,2% e +1,7% sul 2018. Al contempo però, rimangono evidenti forti squilibri a livello territoriale, in una realtà in cui il 34,8% degli autobus risulta avere più di 10 anni.
Ad ogni modo, un punto a favore va all’incremento effettuato nella rete ciclabile. Infatti, continuano ad aggiungersi km di pista ciclabile presenti sul territorio, che rispetto al 2015 sono aumentati del 15,5%. Eccezion fatta per il Mezzogiorno, in cui le ciclovie rimangono comunque insufficienti.
Un ulteriore elemento favorevole lo aggiudicano gli interventi di forestazione urbana, effettuati in ben 43 capoluoghi italiani. Ad oggi, con un incremento del 30% rispetto al 2011, la superficie complessiva risulta essere di 11 chilometri quadrati.
Infine, per quanto riguarda la gestione del ciclo dei rifiuti, anche nell’ultimo Report Ambiente Urbano vengono messe in luce le debolezze del territorio italiano. Infatti, nessun capoluogo metropolitano riesce a raggiungere il target fissato dalla normativa europea del 65%. Infatti, stando a quanto stabilito dalla normativa, entro il 2025, almeno il 55% dei rifiuti urbani in peso dovrà essere riciclato. Tale obiettivo salirà al 60% entro il 2030 e al 65% entro il 2035.
