In occasione del G20 tenutosi a Venezia, viene raggiunto un accordo comune sul clima. Un giorno storico per il futuro del pianeta. Il Ministro Franco: “non si può rinviare”.
Oltre a global tax e ripresa post-covid, una delle tematiche in cima alla lista affrontate al G20 a Venezia è quella inerente il cambiamento climatico. Infatti, in vista della Conferenza Cop26 che si terrà a Glasgow dall’1 al 12 novembre, il G20 pone le fondamenta per una forte azione comune sul clima e per il successo della medesima. Nello specifico, la Conferenza delle Parti dell’UNFCCC vuole persistere nel supportare l’ambizione degli stati membri a tener fede all’accordo di Parigi del 2015 (COP21). Tra questi, mantenere il riscaldamento globale al di sotto dei 2°C e ulteriormente limitarlo a 1,5°C.
In termini generali, approfittando del ritorno al multilateralismo precedentemente minato da Trump, tutti fanno capire che sulla lotta al cambiamento climatico non si torna indietro.
L’appello del Ministro dell’Economia Daniele Franco è chiaro:
“L’azione non è più rinviabile – dice – per raggiungere davvero l’obiettivo di emissioni nette zero servono azioni immediate e concrete”.
Tra le tematiche affrontate durante il G20, i temi della de-carbonizzazione si sono intrecciati con quelli dei rischi finanziari. Inoltre, è stata evidenziata la necessità di accelerare gli investimenti green e l’impegno a tassare l’inquinamento prodotto con la Co2. Inoltre, è emersa la consapevolezza che una transizione ordinata in campo ambientale aiuterà anche la stabilità finanziaria.